Era uno degli appuntamenti cerchiati in rosso sul calendario. Il primo, per certi aspetti l’ultimo, per staccare il biglietto di sola andata per i giochi olimpici di Parigi. Luca Braidot aveva scelto proprio la gara di casa, in Val di Sole, per iniziare la sua rincorsa all’appuntamento olimpico, ed è stato di parola.
In questa prima parte di stagione non ha ascoltato le critiche per i risultati che tardavano ad arrivare. Ha lavorato sodo, convinto del suo percorso, consapevole delle sue potenzialità: “Mi rendo conto che il traguardo è ancora lontano, ma aver centrato oggi il risultato vuol dire tanto per me e per il mio staff ed il team. Stiamo lavorando tanto. Ho solo dovuto avere pazienza e credere in ogni goccia di sudore versata.” – Luca Braidot.
Una gara come quelle di due anni fa. Protagonista, una gara in gestione, in rimonta sugli avversari per poi giocarsi tutto sulla linea del traguardo: “Già da venerdì sentivo di stare finalmente bene. Ma quando vieni da un lungo periodo di rifinitura in altura è sempre tutto incerto. Invece in gara mi sono ritrovato. Peccato per quell’errore nell’impostazione della volata finale. Il terzo posto era alla mia portata. Ma va bene così. Un passo alla volta.”
In campo femminile la prova di casa porta anche l’ottimo 4º posto della giovane Valentina Corvi, sempre più protagonista tra le donne Under23. Decisamente l’atleta più costante del Santa Cruz RockShox. Sara Cortinovis chiude in 14ª. Tra le donne elite il 18º posto di Martina Berta è viziato da una maxi caduta di gruppo in partenza. Bella anche la prova di un ritrovato Nadir Colledani, 17º tra gli uomini elite, ma sempre nelle posizioni di testa nelle battute iniziali di gara.